lunedì 22 marzo 2010

Parco del Yasuni, simbolo della megadiversità globale


Sono documentate almeno 2.224 specie di alberi, 271 di anfibi, 567 di uccelli e 169 di mammiferi, la biodiversità del Parco Nazionale Yasuni è considerata la più grande del mondo, secondo varie relazioni, fra le quali una realizzata da una squadra internazionale di scienziati e pubblicata lo scorso gennaio nella rivista specializzata PloS ONE. Sempre sulla rivista PloS ONE è stato pubblicato anche un altro studio che conferma che in un ettaro del Yasumi sono presenti 655 specie vegetali, più di tutte quelle comprese in tutti gli Stati Uniti e Canada.

Molte scene paesaggistiche in questo luogo emozionano e come si cita nella Costituzione la natura ha diritto di essere protetta ed è proibito sfruttare le risorse delle zone dichiarate come riserva.

Fra le tantissime specie di animali si trova anche la tartaruga “charapa” che è una delle 271 specie di anfibi e rettili registrati nella zona protetta secondo uno studio di una squadra internazionale di scienziati. Un esame diagnostico segnala che il Parco Nazionale Yasuni detiene il record mondiale della biodiversità per la sua varietà di piante e animali.

L’Unesco nel 1989 dichiarò questo parco come Parco Riserva Mondiale della Biosfera. Nel 1995 a Siviglia, una conferenza di esperti ha determinato che in questa riserva le uniche azioni che si possono sviluppare, per garantire equilibrio e non contaminazione, sono: “ […] attività cooperative compatibili con le pratiche ecologiche, educazione ambientale,ricreazione, turismo ecologico e ricerche di base applicate.”

La riserva di petrolio del campo ITT (sigla dei settori “Ishpingo Tambococha Tiputini” ubicati nel Yasuni dove quasi da un decennio si fanno pozzi per l’estrazione di petrolio) costituiscono un rischio per la biodiversità e se si decide di sfruttare questo petrolio i danni per la riserva saranno in quantificabili.

La OPEP conoscerà l’iniziativa Yasuni-ITT che considera di lasciare 860 mila milioni di barili di petrolio sotto terra, in cambio di una compensazione economica mondiale

A dimostrazione di quello che significa lo sfruttamento petrolifero, nel campo Ishpingo si trovano 2 pozzi in disuso di estrazione, e per oltre 2 ettari tutto è diventato radura.


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