Questo BioFach 2015 può essere riassunto come quello della maturità
e della professionalità di questo segmento di mercato. Molte novità rispetto
all’anno scorso. Con tanto piacere noto che il BIO va evolvendosi verso basi
scientifiche dove, come ha riferito Carlo Petrini nella sua presentazione dell’Expo
Universale 2015 (chissà perchè in Italia togliamo la parola UNIVERSALE
all’Expo?), bisogna che «i contadini ascoltino la scienza e la scienza ascolti
i contadini». Nel «pianeta bio», secondo me, fino ad oggi, ci sono stati
pochi punti di contatto tra questi due mondi.
Il bio fa bene, e noi lo sappiamo, ma fino oggi non ci sono molti studi
mirati per provarlo. Va anche detto, poi, che gli uffici legali delle aziende
che commercializzano il bio a volte non vogliono trasmettere ne rischiare
nessun tipo di contenuto che possa comprometterli temendo chi finora ha
demonizzato il bio dicendo «Ok il Vostro BIO farà pure bene all’ambiente e
forse agli agricoltori, ma non ci sono basi scientifiche perchè faccia bene
alla salute del consumatore» e che ciò possa creare problemi ! Così siamo
stati per lungo tempo con la testa bassa sapendo delle nostre qualità ma
tacendo…
Altro fatto positivo è che le nuove disposizioni europee per il bio
andranno verso una più radicale separazione tra chi fa bio e chi fa
convenzionale limitando la promiscuità … il bio sarà quindi più tutelato (si
stanno creando solidi anticorpi per espellere i soliti furbetti) ma, per la sua
crescita, non potrà più campare sugli scandali alimentari. Esiste quindi a mio
avviso la necessità di comunicare più incisivamente questi PROVATI contenuti
salutistici, frutto di anni di ricerca, che stanno venendo alla luce. E’
arrivato il momento di comunicare questi principi e l’informazione SCIENTIFICA
diffondendoli tra i consumatori perchè si sappia che mangiar bio ha un effetto
veramente importante sulla nostra salute!
In Francia hanno già iniziato a tradurre e pubblicare in lingua questi
risultati, che considero al dir poco eclatanti. La conferenza di Norimberga su
questi lavori scientifici è stata veramente molto ben condotta e nei prossimi
mesi ci sarà una diffussione a livello europeo importante, anche se non in
lingua italiana (della serie bisognerà tradurli piuttosto che aspettare che a
livello ministeriale qualcuno si faccia avanti).
Le Professeur Carlo Leifert de l'Université de Newcastle, qui a dirigé
l'étude, a déclaré: «Cette étude démontre que le choix d'aliments produits
selon les normes biologiques peut conduire à une consommation accrue
d'antioxydants nutritionnellement souhaitables et à la réduction de
l'exposition aux métaux lourds toxiques".
"Cette étude montre que l’alimentation biologique, outre qu’elle ne
contient pas de résidus de pesticides et qu’elle protège l’environnement,
produits des aliments aux qualités nutritionnelles intrinsèques très favorables
à la santé. Il faut que le gouvernement français tiennent compte de ces
éléments et accentue très significativement ses efforts pour le soutien du
développement de la filière bio en France et favorise un accès de tous à cette
alimentation santé» Ajoute François Veillerette, porte-parole de Générations Futures
Référence :
1 : “Higher antioxidant concentrations and less cadmium and
pesticide residues in organically-grown crops: a systematic literature review
and meta-analyses.” Baranski, M. et al. British Journal of Nutrition, July
15th 2014.
https://auntiedogmasgardenspot.wordpress.com/2014/07/15/organic-food-higher-in-antioxidants-and-lower-in-toxic-metals-and-pesticides/
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