martedì 29 novembre 2016

Golden milk: il latte d'oro alla curcuma, la super bevanda che farà furore nel 2017

La spezia di origine asiatica ha avuto un grande successo negli Stati Uniti grazie alle proprietà analgesiche e ai molteplici usi.
Ecco come preparare il "latte d'oro".

Il risultato finale non ha nulla a che vedere con i filtri di Instagram. Il colore giallo vivo, poco comune, è parte della "pozione" convertitasi nella super "bevanda dorata" sulla quale Google ha puntato. Si tratta del latte di curcuma, la conseguenza logica di una combinazione che ha avuto un boom nei social network e usanza alla quale hanno aderito numerose star di Hollywood. 
La rivista "Food Trends 2016" di Google ha riportato che negli Stati Uniti la curcuma è stato l'ingrediente la cui ricerca è cresciuta più di ogni altro ingrediente. DI origine indiana, la spezia è una delle più utilizzate nella gastronomia statunitense. La curcuma si utilizza nella preparazione di condimenti quali il curry, legato all'Asia del sud da più di quattromila anni: Google ne ha fatto una delle star della gastronomia di quest'anno, assicurando che il latte d'oro si imporrà sul mercato e nelle abitudini a partire dai primi mesi del 2017.

Tra i principali sponsorizzatori la attrice e cantante Gwyneth Paltrow la quale su Goop (il suo sito web) ha evidenziato le proprietà della spezia e propone ricette del latte di curcuma, ricetta che comprende anche zenzero, latte di mandorle, olio, zucchero di cocco e un pizzico di sale.
Nonostante il té matcha sia attualmente la bevanda con più ripercussioni healthy negli Stati Uniti, para che la bevanda dorata sia la novità. Nel suo sito, Gwyneth Paltrow riporta la miglior ricetta del golden milk.
Ingredienti:
un cucchiaino di curcuma fresca, pelata e tagliata in piccoli pezzi
un cucchiaino di zenzero pelato e tagliato in piccoli pezzi
un cucchiaio di zucchero di cocco
due cucchiaini di olio di cocco
un pizzico di sale
un bicchiere di latte di mandorle

Preparazione:
in un frullatore mettere la curcuma, lo zenzero, lo zucchero di cocco e un pizzico di sale. Frullare il tutto.
Riscaldare il latte di mandorle fino alla temperatura desiderata
Versare il latte nel frullatore e frullare tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere una miscela uniforme e spumosa.
http://www.infobae.com/tendencias/nutriglam/2016/11/25/curcuma-latte-la-super-bebida-que-sera-furor-en-2017/ 


lunedì 14 novembre 2016

Premiazione "Día del Exportador": La Campiña

E' un onore comunicarvi che, il 09 di novembre scorso, si è tenuta la premiazione al riconoscimento delle imprese esportatrici della Macro Regione Centro (Junín, Cerro de Pasco, Huánuco, Ayacucho y Huancavelica): durante l'evento, al quale parteciparono 186 imprese, LA CAMPIÑA PERÚ SAC ottenne il secondo posto! 

"Tutto ciò è stato possibile grazie a uno sforzo comune di produttori, collaboratori in campo e nel settore amministrativo-contabile, tecnici di campo, operatori logistici e, ovviamente, gli stretti rapporti commerciali con i nostri clienti OrganicSur F&F Europe.
Condividiamo con voi questo riconoscimento, risultato di ognuno dei nostri sforzi quotidiani.
I miei saluti più cari, grazie per l'appoggio!"
Yuly Montero
La Campiña Perú SAC



L'evento e la premiazione sono stati oggetto di un'articolo nella rivista natalizia di Coop!
Pagina 35:
https://www.joomag.com/magazine/prodotto-coop-infonews-07-2016/0087023001481137789?short

martedì 8 novembre 2016

De Loreto en Loreto!

Clicca in questo link di seguito e goditi uno stupendo video!




venerdì 28 ottobre 2016

Notizie da La Samaria (Colombia): il cammino intrapreso e i risultati

ABBIAMO INTRAPRESO UN OTTIMO CAMMINO,
MA SI PUÒ FARE DI PIÙ!


Caschi insacchettati totali: fruttificazione doppia negli ultimi due anni, su una superficie minore.





 Caschi insacchettati per ettaro: il valore più alto e costante negli ultimi anni.




Propagazione vegetativa: il valore è aumentato a 97,13%, il migliore negli ultimi anni.




 Rapporto caschi/colli: il valore è aumentato da 0,51 a 0,79. Tra i migliori in questo periodo. Superiore rispetto all'anno scorso. Manca ancora molto per migliorare. 




 Peso del casco: abbiamo eguagliato l’anno scorso, si è registrato un aumento fino a 4,03 kg. Si può ancora migliorare.



Calo produttivo (merma = produzione dalle qualità non soddisfacenti i requisiti per l'esportazione): nelle ultime 5 settimane si è raggiunto il valore migliore degli ultimi anni. Si può ancora migliorare.




 Produttività/ha: la migliore negli ultimi anni. Raggiungeremo più di 1.800colli/ha, quasi quanto il convenzionale. Si può ancora migliorare. 




Produzione totale: nelle ultime settimane abbiamo prodotto il doppio delle casse degli ultimi due anni, a partire da una superficie inferiore.



 GRAZIE a tutti voi per credere in noi ed appoggiarci, al gruppo e a DIO. 
      GRACIAS a ustedes por creer y apoyarnos, al equipo y por sobre todo a DIOS.

C'è ancora molto da fare per migliorare: stiamo facendo del nostro meglio. Siamo ancora a meno della metà del cammino intrapreso.
Aún tenemos mucho por mejorar y estamos enfocados en ello.  Vamos en menos de la mitad de camino.


martedì 1 marzo 2016

Gelateria Galliera 49 Gelato di Banana

Ecco il video della gelateria che con le nostre banane APBOSMAM realizza il gelato BIO di banane!!

venerdì 29 gennaio 2016

TR4: L’EBOLA DELLE BANANE di Elisa Carraro, Fairtrade Italia

Nella foto: confezionamento delle banane nella cooperativa APBOSMAM, Perù. 
Foto di Santiago Engelhardt
Qualcuno parla di “bananageddon”: la fine delle banane. Rischiamo di rimanere senza a causa di un fungo, chiamato Tropical Race 4 (TR4), che attacca il sistema linfatico della pianta causandone la morte. Ha già messo in ginocchio intere piantagioni in Asia e se ne è parlato parecchio anche sui media. Sul Washington Post (tradotto da Il Post qui), per esempio, si sottolinea come questa strage sia da imputare al fatto che oggi il 99% delle banane commercializzate nel mondo sono del cultivar Cavendish, una monocultura in cui l’uguaglianza genetica dei frutti li rende più vulnerabili all’attacco di malattie come questa.
Secondo Franco De Panfilis di OrganicSur, uno dei storici licenziatari Fairtrade per le banane bio, questa epidemia è “l’ebola delle banane”. Come il virus tropicale sta colpendo un’area specifica, il Sud-Est Asiatico, propagandosi velocemente nonostante i cosiddetti corridoi ecologici – aree dedicate a coltivazioni diverse che dovrebbero evitare l’espandersi delle epidemie. “Immaginateli come le piste tagliafuoco dei nostri boschi, che servono a evitare il propagarsi degli incendi: la TR4 per i bananeti è un incendio che le piste tagliafuoco della biodiversità non riescono a fermare”, spiega De Panfilis.
Come l’ebola, il Fusarium oxysporum, la specie di fungo di cui la varietà TR4 fa parte, è difficile da curare: anche una volta eradicate le piante malate, le spore rimangono nell’acqua e nel terreno rendendo altamente probabile il ritorno della malattia.
Come per l’ebola, secondo De Panfilis, la vera soluzione è circoscrivere l’epidemia evitando di dover ricorrere a una “soluzione all’americana” con lo sviluppo di una banana OGM resistente al fungo.  Ci vogliono contromisure immediate per affrontare la diffusione della TR4, come controlli fitosanitari più accurati alle frontiere. Appena rientrato dalla zona di Piura, in Perù, dove OrganicSur ha una propria sede e personale a supporto dei produttori locali nelle loro coltivazioni biologiche, De Panfilis racconta che dal vicino Ecuador entra in Perù materiale vivaistico sul quale vengono fatti controlli fitopatologici scarsi e non accurati. De Panfilis auspica un sistema di vivai certificati e garantiti, dove la sanità delle piante venga controllata prima dell’esportazione.
“C’è chi pensa al peggio, se questi controlli non vengono applicati subito, ma alla fine forse sarà la natura a debellare la TR4, piuttosto che la previdenza o la sapienza dell’uomo. Può darsi che quello che ci aspetta sul lungo periodo sia lo spostamento massiccio delle coltivazioni di banane in zone semidesertiche, dove un clima meno umido impedisce la diffusione di questo e altri funghi.”