venerdì 4 dicembre 2009


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venerdì 27 novembre 2009

Banana



Vi piacciono le banane?

Dovete sapere che è un frutto veramente ricco di elementi benefici per la nostra salute.

Ricca di vitamine A, B, C, calcio, fosforo, ferro e potassio, zuccheri (saccarosio, glucosio, fruttosio) e carboidrati e di fibre, ha proprietà nutrienti e remineralizzanti. Il punto forte è il potassio, indispensabile per il sistema cardiovascolare.

Uno studio ha comprovato che mangiare una banana apporta gli elementi necessari per sostenere un allenamento di 90 minuti.

L’energia non è l’unica cosa che ci viene offerta dalla banana, ci può anche aiutare a superare o prevenire un numero notevole di malattie e malanni, è quindi una necessità includerla nella nostra dieta quotidiana.

Depressione

In relazione all’ultima inchiesta fatta da MIND a persone che soffrono di depression
e, molte di loro si sentono meglio dopo aver mangiato una banana. Questo perché la banana contiene un aminoacido, il triptofano, che ha la capacità di alzare nel cervello i livelli di serotonina, sostanza nota per l'azione calmante quando presente in dosi moderate, e melatonina, ormone che induce sonnolenza. Poichè l'organismo non è in grado di sintetizzarlo é importante integrarlo con gli alimenti; la banana perciò può essere d’aiuto al trattamento di problematiche legate al sonno, come l' insonnia, o problematiche dovute a stanchezza come stress, ansietà e depressione.


Disturbi nervosi e sintomi premestruali
Le banane apportano all'organismo un carico di vitamina B che aiuta a mantenere rilassato ed a calmare il sistema nervoso. La vitamina B6 regola, inoltre, il livello di glucosio nel sangue che può influire sullo stato d'animo e sull'umore.

Anemia
Le banane hanno un buon quantitativo di ferro e stimolano la produzione di emoglobina, migliorando la condizione di chi soffre di anemia.

Pressione sanguigna

Le banane hanno un contenuto molto elevato di potassio, ma molto basso in sale, rendendole l’alimento perfetto per aitare a vincere l'ipertensione. Le note proprietà benefiche della banana hanno fatto si che la “U.S. Food and Drug Administration” degli Stati Uniti stessa promuova questo frutto per prevenire malattie quali ipertensione arteriosa e apoplessia (ICTUS).
Secondo uno studio pubblicato sul “The New England Journal of Medicine”, l’assunzione regolare di banane,
ridurrebbe fino al 40% il rischio di ictus

Energia per la mente
Le ricerche hanno rivelato che il consumo regolare di potassio è un ottimo energizzante.
200 studenti della scuola Twickenham (middlesex), in Inghilterra, hanno mangiato banane durante i loro esami quest'anno, per colazione, a metà mattina e a pranzo per provare ad aumentare la loro capacità celebrale.
I risultati mostrano che il potassio contenuto nella frutta aiuta nel processo di apprendimento e ad avere maggior capacità di concentrazione durante il periodo d'intenso studio prima degli esami.

Stitichezza

Una dieta con alto contenuto di fibre che includa banane può contribuire a ristabilire la normale attività intestinale senza ricorrere a lassativi.

Postumi di una sbornia

Uno dei metodi più rapidi per risollevarsi da una sbornia è bere un frappè a base di banana, latte ghiaccio e miele.

La banana calma lo stomaco, il miele reintegra gli zuccheri andati esauriti ed il latte reidrata e fornisce una sensazione di benessere al corpo.

Nausee mattutine in gravidanza

Mangiare una banana ai pasti aiuta a mantenere i livelli di zucchero ed evitare queste nausee.

Acidità e ulcera

La banana è uno dei pochi frutti che è possibile mangiare quando si soffre di ulcera cronica. Inoltre riduce l’acidità e il senso di irritazione.

Punture di zanzare

La buccia di banana riduce il gonfiore e l’irritazione. Prima di di ricorrere alla crema contro le punture di zanzara prova a strofinare la parte interna della buccia sulla pelle. Molte persone trovano che il gonfiore e l’irritazione si riducono notevolmente.


Sovrappeso e stress sul lavoro

Studi dell’Istituto di Psicologia dell’Austria hanno notato che la pressione sul lavoro conduce a saziarsi con un ”pranzo di consolazione” come cioccolata e patatine fritte. Su 5.000 pazienti dell’ospedale, gli investigatori hanno trovato che i più obesi sono persone che svolgono un lavoro sotto pressione. L’indagine trae come conclusione che, per evitare il panico che induce al desiderio sfrenato di mangiare, è necessario controllare il livello di zucchero nel sangue mangiando spuntini con alto contenuto di carboidrati ogni 2 ore così da mantenere il livello stabile.


Disturbi affettivi stagionali

Questi sbalzi d’umore sono causati da bassi livelli di triptofano nel sangue. Le banane contribuiscono ad aiutare chi soffre di questo disturbo, attraverso la presenza di triptofano, che ristabilisce l’umore più sereno.



Controllo della temperatura
Molte culture vedono la banana come frutta rinfrescante che può abbassare allo stesso tempo la temperatura corporea ed "emozionale" durante la gravidanza.
In Tailandia, per esempio, le donne incinte mangiano banane per assicurarsi che i loro figli nascano con una temperatura corporea non elevata.


Infarto ed ictus

Una ricerca pubblicata sul “The New England Journal of Medicine” riferisce che mangiare banane regolarmente come parte integrante della dieta può ridurre il rischio d’infarto e ictus fino al 40%.


Stress

Il potassio è un minerale vitale che aiuta a normalizzare i battiti del cuore, invia ossigeno al cervello e regola il bilanciamento dell’acqua nel corpo.

Quando siamo stressati, il nostro ritmo metabolico aumenta mentre si riduce il livello di potassio.

E’ facile reintegrare il potassio attraverso il semplice consumo di una banana.

Verruche

Gli amanti della medicina alternativa e naturale dicono che se si vuole togliere una verruca si deve prendere un pezzo di buccia di banana, metterla sulla verruca, con la parte gialla verso l’esterno, e poi coprire la parte trattata con un cerotto
.


Dipendenza dal tabacco

La banana può anche aiutare le persone che stanno cercando di smettere di fumare. Contiene le vitamine B6 e B12, oltre al potassio e il magnesio, che aiutano il corpo a riprendersi dagli effetti prodotti dalla mancanza di nicotina..


Confrontandola con una mela, la banana ha 4 volte in più di proteine, il doppio di carboidrati, il triplo di fosforo, 5 volte in più di vitamina A e ferro ed il doppio di altre vitamine e minerali. E’ anche ricca di potassio ed è da annoverare tra gli alimenti con un alto valore nutrizionale e con effetti positivi su corpo e mente.

Adesso è ora di cambiare la famosa frase

“una mela al giorno toglie il medico di torno”

con

una banana al giorno toglie il medico di torno


giovedì 5 novembre 2009

Conferenza CIBAN 2009 Perù

OrganicSur è stata invitata a partecipare al CIBAN 2009 nel quale il Dott. Franco De Panfilis, presenterà due conferenze dai titoli "Progetto e Controllo qualità di banane biologiche e biologiche Fair Trade per segmento di mercato: le necessità del mercato italiano" e " Mercato Italiano delle banane certificate biologiche e biologiche Fair Trade nel contesto del mercato europeo".
Questo viaggio comprenderà anche una approfondita visita ai nostri progetti di riferimento per le banane biologiche in Sudamerica continuando lo sviluppo che l'OrganicSur sta portando avanti da oltre 13 anni con questa referenza.

venerdì 30 ottobre 2009

Aumento del prezzo minimo Fairtrade per il prodotto banana a partire dal 1° gennaio 2010


Cari Clienti,

con la presente ci limitiamo ad aggiornarVi, in modo completo ed esauriente, traducendo in italiano il comunicato di FLO (Fairtrade Labelling Organizations International) del 27/10/2009 relativamente l'aumento dei prezzi minimi garantiti ai produttori di banane, come riportato anche nella pagina web di FairTrade (www.fairtrade.net) in cui troverete, però, solo le versioni in inglese e spagnolo.
Ad oggi, come OrganicSur, stiamo già riconoscendo ai produttori prezzi superiori ai minimi FLO garantiti dimostrando la nostra sensibilità alle problematiche locali anche nell'attuale situazione contingente di mercato. Continueremo a farlo nel rispetto degli standards FLO vigenti garantendo la sostenibilità dei nostri produttori e facendo del nostro meglio per farVi sentire il meno possibile l'effetto di questo aumento sui Vostri prezzi finali.

Cordiali saluti

Franco De Panfilis


Fairtrade combatte la guerra dei prezzi delle banane

L’aumento dei prezzi delle banane Fairtrade contro la diminuzione dei prezzi dei supermercati

27 ottobre 2009

Fairtrade Labelling Organizations International (FLO) ha aumentato il prezzo minimo Fairtrade per le banane portandolo al più alto valore mai raggiunto nonostante la diminuzione dei prezzi nei supermercati. FLO considera la misura necessaria per soddisfare le necessità dei produttori che si trovano a dover affrontare il continuo aumento dei costi di produzione.

“Dobbiamo agire per proteggere i produttori,” dichiara Rob Cameron, Capo Esecutivo (CEO - Chief Executive Officer) di FLO. “Questo prezzo minimo aiuterà gli agricoltori e i lavoratori di prodotti Fairtrade a coprire i costi e a proteggerli dall’attuale guerra dei prezzi delle banane che come peggior conseguenza porta centinaia di migliaia di persone alla povertà più profonda.

L’ultimo round nella guerra dei prezzi delle banane è stato lanciato lo scorso ottobre da un grande discount inglese che ha tagliato il prezzo delle ban

ane vendendole a £0.38/kg – il prezzo più basso degli ultimi tempi, appena un terzo del valore di vendita di 7 anni fa. Negli anni, il prezzo commerciale delle banane si è abbassato poiché i supermercati vendono questo prodotto “principe” al di sotto dei costi di produzione per attrarre i clienti quando, invece, i produttori di banane si trovano oggi ad affrontare spese più alte per i fertilizzanti e l’imballaggio dovute all’aumento del prezzo del petrolio. Gli esperti di FLO avvertono che trasferendo le perdite ai produttori, parte bassa della catena di fornitura, ciò minaccerà il reddito e l’esistenza stessa degli agricoltori e dei lavoratori delle banane di tutto il mondo.

Per migliorare ed assicurare il reddito dei produttori Fair

trade, FLO ha aumentato il prezzo minimo Fairtrade delle banane di circa il 21.2% in più rispetto i valori del 2006, con effetto a partire dal 1° Gennaio 2010. Per la Colombia, significa che per le banane convenzionali Fairtrade il prezzo da pagare al produttore sarà di US$8.50 per il cartone da 18,14 kg superiore al vecchio prezzo di US$6.7

5/ cartone. In aggiunta al prezzo specifico per ciascun paese, FLO ha, inoltre, definito un prezzo minimo per tutte le regioni produttive di banane – un passo ulteriore che apre al Fairtrade i produttori di banane di tutto il mondo che rispettano gli standards Fairtrade. Le organizzazioni di produttori di banane continueranno a ricevere un addizionale US$1.00/ cartone di Premio Fairtrade da investire nello sviluppo sociale, ambientale e commerciale e per incrementare il reddito.

“In questo modo, i consumatori non solo decidono di aiutare attivamente gli agricoltori ed i lavoratori più svantaggiati, ma acquistano un prodotto di più alta qualità,” dichiara Rob Cameron auspicando un aumento del supporto dei consumatori ai produttori.

Gli standards Fairtrade tengono in considerazione i preparati da utilizzare a protezione dell’ambiente e del clima, richiedono ai produttori di non usare erbicidi privilegiando, invece, il controllo manuale delle erbe infestanti. Questo non solo produce “banane migliori”, ma porta lavoro in tempo di crisi finanziaria ed economica.

“Avremmo voluto aumentare di più il prezzo minimo,” dichiara Cameron. “Dobbiamo, però, bilanciare la sottile linea esistente tra quello che i consumatori vorrebbero pagare alla luce dei prezzi di sottocosto bassissimi dei supermercati ed le impellenti necessità di coloro che hanno aderito al sistema Fairtrade per combattere una povertà terribile.”

Col prezzo minimo aumentato, FLO si rivolge, inoltre, all’industria delle banane ed ai governi per cercare di porre fine a questa guerra dei prezzi e sviluppare strategie a lungo termine che portino a migliori condizioni commerciali ed a prezzi sostenibili ed in tal modo assicurare le forniture e il reddito di milioni di produttori di banane di tutto il mondo.


Nota: FLO stabilisce gli standards Fairtrade. L’organizzazione unisce organizzazioni nazionali e dell’Europa, Nord America, Giappone, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda così come una rete di produttori rappresentanti delle organizzazioni di produttori certificati Fairtrade in America Latina ed Africa. Oggi giorno, più di cinque milioni di persone – agricoltori, lavoratori e le loro famiglie - di 59 paesi in via di sviluppo beneficiano del sistema internazionale Fairtrade.


Fairtrade Fights Banana Price War

Increase in Fairtrade Banana Prices counters Supermarkets Race to the Bottom

27 October 2009

Fairtrade Labelling Organizations International (FLO) is raising the Fairtrade minimum price for bananas to its highest level to date despite downward spiraling supermarket prices. FLO considers the move necessary to satisfy producer needs in the face of rising costs of production.

“We had to act to protect our producers,” says Rob Cameron, CEO of FLO. “This price floor helps Fairtrade farmers and workers cover their expenses while shielding them against the worst impact of the current banana price war, which is threatening to drive hundreds of thousands into even deeper poverty.”

The latest round in the banana price war was launched in early October by a large UK discounter who cut banana prices to £0.38/kg – the lowest real price to date, just one-third the value seven years ago. Commercial banana prices have been in long-term decline as supermarkets will sell this core product below cost of production in order to draw customers. Meanwhile, banana producers are now facing higher expenses on fertilizer and packing due to rises in oil prices. FLO experts warn that shifting the loss down the supply chain to producers will threaten the livelihood and existence of banana farmers and workers around the globe.

As part of its aim to maximize income to Fairtrade producers and secure their livelihoods, FLO is increasing the Fairtrade Minimum Prices for bananas by an average of 21.2% over 2006 levels, effective January 1st, 2010. For the key indicator country Columbia, this means companies must pay producers at least US$8.50 per 18.14 kg box for Fairtrade conventional bananas, up from US$6.75/box. In addition to country-specific prices, FLO has now also set minimum prices for all banana-producing regions - a move that opens Fairtrade to banana producers across the world who meet Fairtrade standards. Meanwhile, banana producer organizations will continue to receive an additional US$1.00/box in Fairtrade Premium on top of the price to invest in social, environmental or business development, and to supplement incomes.

CEO Rob Cameron is calling on continued consumer support for the increase. “That way, shoppers not only make a conscious decision to actively help the most disadvantaged farmers and workers to help themselves – in addition, the also buy the higher quality product,” he says.

The Fairtrade standards include provisions for climate protection and the environment, and call for producers to avoid herbicides in favor of manual weed control. This not only leads to a “better banana”, but also provides jobs in times of financial and economic crisis.

“We would have liked to increase our minimum prices even more,” says Cameron. “However, we have to balance the thin line of what consumers are willing to pay in light of below-cost rock-bottom supermarket prices and the urgent needs of those who have joined the Fairtrade system to combat dire poverty.”

With the price increase, FLO is also calling on the banana industry and governments to undertake steps to end the price war and to develop long-term strategies that result in fairer trading conditions and sustainable prices, thereby securing supply and the livelihoods of millions of banana producers around the world.

For more information on the new banana standard, see our Banana Factsheet

For the complete table of new banana prices, see our Banana Announcement

For further information, please contact:

Reykia Fick, External Relations Coordinator

+49 228 949 2314, r.fick@fairtrade.net

Note: FLO sets the standards for Fairtrade. The organization unites national Fairtrade organizations across Europe, North America, Japan, South Africa, Australia and New Zealand, as well as producer networks representing Fairtrade certified producer organizations in Latin America, Africa and Asia. Today, more than five million people - farmers, workers and their families - across 59 developing countries benefit from the international Fairtrade system.





giovedì 29 ottobre 2009

Visitate il nostro nuovo sito!!

www.organicsur.it


giovedì 17 settembre 2009

ORGANICSUR lancia un nuovo progetto di banane Bio Fair Trade in Italia

Progetto: asociacion Bananeros Solidarios Organicos (BOS)

Queste banane provengono da zone vergini, desertiche, mai prima coltivate ai margini del fiume Cira circondato da una esuberante vegetazione e fertilità permettendo la produzioni di banane completamente esente da malattie tipo sigatoka, antracnosis, macchia rossa. Come risultante di queste incredibile condizioni agronomiche accopagnate da piuù di 300 giorni all'anno di giornate solleggiate risultano banane con polpa (la c.d mandorla) è veramente notevole, non presenta disfacimento cellulare e/o le pericolose note di cremosità ed automaturazione di altre origini.















Banane e piantagione del progetto BOS, Loc. Salitral, Sullana - Perù































Cartone BOS Bio Fair Trade














Presidente della Repubblica del Perù Alan Garcia al ricevimento degli importatori involucrati nel progetto BOS























Primo arrivo di banane BOS al nostro magazzino il 04/09/09.

giovedì 23 luglio 2009

Ciudades blancas, termómetros debajo de los -10ºC

La sorpresa: después de 27 años nevó en Río Negro.
La térmica fue inferior a los -15ºC














Un "sondeo térmico" por la geografía rionegrina muestra las bajísimas temperaturas que trajo consigo la ola de frío polar que afecta al país y, en especial, a la Patagonia.

Sorprende saber que en Sierra Grande, por ejemplo, la sensación térmica ayer registró una mínima de -19º C y que en las localidades de la Región Sur las temperaturas promediaron los -10º C, con un viento que los hacía sentir aún más fríos de lo que marcaban los termómetros.

A las lluvias del pasado fin de semana, en las últimas horas se le sumó la nieve que cubrió distintos lugares de la zona como Pilcaniyeu, Clemente Onelli, Los Menucos y la zona de La Esperanza, El Molihue y Lipetrén, entre otros parajes.

"Hace mucho frío. Si bien en el pueblo nevó muy poco, los cerros de alrededor, como el Anecón, están cargados de nieve y el viento hace que el frío sea muy intenso, a pesar de que por momentos el sol brilla con toda intensidad. Por suerte no hemos tenido problemas con la leña ni con el agua, como otras veces" señaló Susana, la operadora del único teléfono público de Clemente Onelli. En este lugar la temperatura descendió ayer hasta los 13 grados bajo cero y la sensación térmica llegó a los -15 grados. Desde hace unos días, el suelo allí se mantiene cubierto por una fina capa de nieve. El poblado, que se levanta a 1.082 metros sobre el nivel del mar, se ubica en un cañadón por donde se encajona el viento y el frío castiga con mayor rigor.

Durante las últimas jornadas, por momentos el gélido viento estuvo acompañado de escarchilla. Ayer por la tarde, las temperaturas volvían a situarse debajo del cero y se esperaba otra noche muy fría.

El frío también trajo consigo las sorpresas, como la que se llevaron los vecinos de Río Colorado cuando ayer por la mañana se levantaron y observaron que la ciudad estaba absolutamente blanca y bajo 15 centímetros de nieve. Desde muy temprano, grandes y chicos ganaron las calles para disfrutar un día distinto en la comarca del Colorado.

También proliferaron las cámaras fotográficas para eternizar un momento único y muy difícil de repetir en esta parte de la Patagonia. Los muñecos de nieve también emergieron en los barrios, en las esquinas y plazas, e hicieron el deleite de todos.

Las bardas de la vecina localidad pampeana de La Adela también devolvían un paisaje de ensueño, atípico para los habitantes de esta comarca. En cada rincón de la ciudad había una postal. Era maravillosa la zona de la laguna, la costa del río, las chacras de colonia Juliá y Echarren, entre otras tantas.


venerdì 3 aprile 2009

Pomaceas organicas

INFORME: POMACEAS ORGANICAS
imprevista reduccion del 60% en precios

Mostra immagine a dimensione interaComo si no bastara el humillante 1 a 6 contro Bolivia se suman nuevas malas rachas para quienes queremos a ese hermoso Pais que es Argentina....y en particular para los que creemos en lo organico!
Nuestras previciones del 30 diciembre 2008 (ver info mas abajo en este mismo blog) han sido rotudamente desmentidas por los hechos. Si bien la cosecha local de pera organica europea habia sido escaza y los ultimos stocks se comercializaban a precios altos en linea con las primeras peras de importacion, esta conyuntura favorable para lo organico de buenos precios y mercado receptivo no han sido suficientes para evitar la crisis actual. La situacion favorable duro solo semana 5 y parte de la 6 (donde Rio Negro todavia no habia entrado y solo Mendoza y Neuquen habian dicho presente al pedido de precocidad del mercado europeo) y a partir de alli los precios han disminuido tan imprevista como bruscamente, sin conocer al dia de hoy cual sera el piso. Hay aun importantes volumenes de williams y en particular modo elevados stocks de red bartlet por colocar.
De los iniciales valores de 1,40- 1,50 Euro/kg se paso a max 1,30 en semana 7, semana 8 y 9 los valores de ventas bajaron ya a valores cercanos a 1,00 Euro y a partir de semana 10 las ventas a mas de Euro han sido una expecion en toda la UE. Hoy los valores son netamente por debajo del Euro y el producto importado via Rotterdam (como el 90% del volumen organico de peras de Argentina en UE) se comercializa a no mas de 0.85/kg (quien lee este informe conoce bien que estos precios son en destino final del cliente que compra uno, dos o algunos pallets /cajaspor vez). Por otro lado, como casi siempre, los precios al consumidor final en gondola de venta en supermercados, tiendas, catering, mercados mayoritas, minoristas, etc no han registrado gran minima variacion (lease que se venda la pera organica a 0,50, 1,00 o 1,50 el precio final al publico es practicamente insensible a estos altibajos...)
La presencia de peras desde USA no ha afectado mayormente el mercado y las peras organicas argentinas y los operadores involucrados han marcado por si mismos el propio destino. Las recomendaciones de cargar producto con buena presion se han cumplido en la mayoria de los casos con cargas generalmente buenas desde este punto de vista.
Que ha ocurrido entonces para semejante terremoto?
Lease aqui abajo nuestro parte medico para un enfermo terminal:
1) Completa y/o total falta de programacion, estadisticas, nocion, informacion o almenos preocupacion por parte de la produccion para conocer que volumen de cosecha se estaba verificando en lo organico. Los productores locales hablaban de cosecha escaza, granizo, no poder casi cumplir con programas (?). Quizas el gobierno no provea estos datos, casi seguro los entes de certificacion tampoco (no hemos visionado ningun informe al respecto: existen?), las cameras de categoria y/o agrupaciones ausentes.....pero lo cierto y concreto es que se ha verificado un volumen de produccion muy superior al imaginado. Fue por la entrada de muchas hectareas de conversion hacia full organico ? Nuevos operadores como Orsero, Mono Azul, etc, etc?, lo que se quiera... pero nadie sabe cuanto se produce de organico;
2) El mercado Europeo dijo presente y ha absorvido volumenes iguales a los de la temporada anterior no obstante la crisis, hecha excepcion por UK cuya situacion era ya conocida y anunciada desde Sep-Oct del anio pasado;
3) Los importadores locales se han multiplicado mas y mas, superando el numero de productores en origen que tambien crecieron no solo en numero de hectareas sino de nueva gente que sin saber a quien vender "sus peritas organicas" por primera vez, han cargado al primero de turno...por otra parte algunos productores/exportadores tradicionales han pensando de pulverizar mas la produccion propia terminando por hacerse competencia propia con su mismo producto, su misma marca en el mismo mercado "poniendo huevos en demasiadas canastas". Ya no hay grandes players importadores "formadores de precios", muchos no veian la hora de eliminarlos, hoy pienso que se los esta extraniando.... ahora hay nuevas empresas que poseen en sus manos volumenes muy importantes con los cuales estan en grado de desestabilizar el mercado rapidamente (monos con cuchillos!). Basta un ejempo: semana 13 han entrado de un golpe 28 (veintiocho) containers de un unico "golpe" a Rotterdam, a una unica empresa, que era la primera vez que importaba peras organicas!
4) No existe programacion ni a la venta ni mucho menos a la compra. Irresponsabilidad de compras sin estimar propia clientela y potencial de ventas, importadores revendiendose la propia mercaderia o aun peor entregando mercaderia en comision a otros operadores (aun propios clientes!) que no han importado la mercaderia! Operadores de convencional sin certificacion manejando volumenes importantes de organico que han recibido camiones completos de williams organicas intentando colocarlas en el convencional...locuras de todo tipo...
Lo que pareceria seguro es la conveniencia a la compra "al revoleo" en lgar de hacer programas con tiempo, pagar fletes collect, aranceles, etc. Recibir a traves de otro importador "fusible" camiones completos, guardarlos en algun deposito a temperatura (?) y pagarlos en comodas cuotas sin ningun riesgo pareceria ser el mejor negocio! Si total paga el productor los platos rotos!
Relativamente a las manzanas organicas la situacion luce bastante complicada....pero quien ha vivido esta temporada de williams organica y esta viviendo la de packams donde producto recien llegado esta semana se ofrece a 12 Euro/caja (o sea a precio inferior al convencional) creo que nada podra sorprender...
5) Una comparacion que hace reflexionar: Los productores locales europeos de pomaceas organicas son en numero muy superior a los de Argentina: como hacen para controlar mejor la oferta y la demanda? No hace falta formar un cartel, bastaria solo aplicar sentido comun! Modulan la venta, aguantan en frio si los precios caen, buscan el nicho que responde mejor en el momento....obtienen ventaja respecto al convencional concientes de que el valor de conocer las personas con las cuales se trabaja constituyen un valor agregado y fuente imprescindible de la sostenibilidad en la produccion organica! No venden a desconocidos...siguen su producto hasta destino...cierran precios o ponen precio minimo-base...este trabajo en la produccion argentina es aun muy escazo y practicado por muy pocos operadores. Que hace en vez el productor argentino? No fija precios minimos, vende a comision al primero que se le aparece y demuestra en la mayoria de los casos una total perdida contractual con la contro parte. No se firman contratos (alergia a los papeles! Y si firmo y me jode? No...mejor me jodan pero sin papeles!), trabaja sin seguro de credito, no se discriminan marcas, no se pactan siquiera reglas del juego escritas sobre las cuales a fin de temporada poder evaluar la "perfomance" de cada uno en su propio rol...LAMENTABLEMENTE LOS ENTES DE CERTIFICACION CERTIFICAN FINCAS Y NO PERSONAS EN NUESTRO PAIS!!!!! toda esta improvisacion se paga de la misma manera que ir a jugar un partido de futbol a 3800 mts de altura sin ningun tipo de preparacion! Vamos Maradona que con la mano de Dios todo se arregla! Soy organico y tengo la mejor pera del mundo che!!!!!!!!!!!
Fecha de publicacion: 02/04/2009
Autor: Franco De Panfilis

martedì 31 marzo 2009

Organic Bytes: Victory Gardens, Greenhouse Taxes, Whole Foods, Unions & More...


VICTORY OF THE WEEK

Organic 'Victory' Garden Planted at White House

In a major victory for organic and local food activists, First Lady Michelle Obama broke ground on the White House's first organic kitchen garden since the Roosevelt Administration. According to the First Lady "I've been able to have my kids eat so many different things that they would have never touched if we had bought it at a store because they either met the farmers that grew it, or they saw how it was grown."

Are you ready to follow the First Lady's lead? Would you like resources and tips for growing or expanding your own victory garden? Sign OCA's organic victory garden petition and visit our Organic Transition's Campaign. Share pictures and stories about your personal or community garden in OCA's web forum.

lunedì 2 marzo 2009

20 anni di Biofach

"20 ANNI DI BIOFACH!! Il primo BioFach ha avuto luogo il 9 marzo 1990 nel Paesino di Ludwigshafen, lì purtroppo ancora non eravamo coinvolti nell'agricoltura biologica ma ci riferiscono di una simpatica tendopoli con tanto entusiasmo e tanti ideali!
Successivamente c'è stato un breve passaggio nella fiera di Mannheim e Wiesbaden per finalmente approdare a Francoforte nel 1995, anno della nostra prima BioFach!
Finalmente dal 1999 BioFach traslocò all'attuale sede di Nuremberg dove ogni anno ci troviamo tutti insieme non solo per "affari" ma anche per incontrarci e stringere rapporti sempre più stretti tra tutti gli operatori del biologico.
Solo mancando ad un appuntamento ci si accorge della "mancanza" di questo appuntamento , infatti nel 2005 sono stato impossibilitato per ragione di salute ad esserci e mi sono accorto dell'importanza di questo incontro del biologico mondiale.
Allora lunga vita al Biofach!"

giovedì 12 febbraio 2009

Novedades desde Fruit Logistica Berlin para nuestro productores en SudAmerica




BANANAS ORGANICAS
La Feria de Berlin refleja el constante interes hacia el banano organico, con varias multinacionales proponiendo su gama de organico (5), sin contar los varios productores/exportadores/importadores independientes y los varios operadores con identificacion nacional que expusieron en los Stands de los varios Paises: Ecuador (4 empresas ofreciendo organico), PERU (2 empresas), COLOMBIA ( 2 empresas), etc. El mercado se presenta activo, con precios fuertes (casi todas estas empresas han ya aplicado ligeros aumentos antes de la Feria) y ahora el espiritu comun pareceria ser el de intentar consolidar volumenes manteniendo actuales precios pues se estima una presion de futa importante a partir de las semana 10-12 principalmente de origen Domenicano (+40%). Se estima que a partir de semana 12 los volumenes de Ecuador y principalmente Perù seran con embarques 15% superiores a los actuales. El mayor volumen de Republica Domenicana se debe al inicio de plena "cosecha" (mas de 1200 ha re sembradas despues de los huracanes del 2007 y 2008 estan ya entrando en plena produccion) volcando este "nuevo" volumen un momento de buenas ventas por lo que los precios se mantienen firmes sin sufrir los fuertes aumentos del convencional donde siendo el mercado mucho mas amplio que el organico se registran alzas superiores (la produccion de Republica Domenicana es 80% organica, sin impactar en el convencional)
En medio a este contexto de mercado se imponen aleanzas entre productores e importadores en modo de dar continuidad y sostenibilidad al negocio.
POMACEAS ORGANICAS
Nuestro informe de diciembre (ver mas abajo) se confirma a excepcion de las manzanas organicas donde si bien los stocks de manzanas locales se estan consumiendo a ritmo algo superior a lo esperado la oferta de manzana de Nueva Zelanda a varios importadores esta en fuerte expansion. Una produccion record de 17.2 millones de cajas (o sea 309.000 toneldadas) de las cuales un 6% gozaràn ya de certificacion organica es la principal causa. La pasada temporada la produccion habia sido casi un 20% inferior y todavia 1200 ha de produccion estaban en fase de conversion aun no full organic. Esto en sintesis se traduce en un 40% mas de manzanas organicas de Nueva Zelandia equivalentes a un total de 1.000.000 de cajas que impactaran fuertemente en el mercado mundial de manzanas organicas. De este 1.000.000 de cajas estimadas el 50% seran Royal Gala, 20-25% Braeburn y el resto son en gran mayoria las nuevas hectareas en produccion full organica donde las nuevas variedades Jazz, Pink Lady y Tentation estan fuertemente representadas con picos productivos superiores a las 50 Tons/ha! Se estima que un volumen importante de estas manzanas organicas estaran destinadas hacia UK y Rotterdam aunque a partir de este anio se abriran nuevas rutas de embarques directos hacia el Mediterraneo y Paises escandinavos.

lunedì 26 gennaio 2009


La Crisis según "Einstein"

"No pretendamos que las cosas cambien, si siempre hacemos lo mismo. La crisis es la mejor bendición que puede sucederle a personas y países, porque la crisis trae progresos. La creatividad nace de la angustia como el día nace de la noche oscura. Es en la crisis que nace la inventiva, los descubrimientos y las grandes estrategias. Quien supera la crisis se supera a sí mismo sin quedar "superado".

Quien atribuye a la crisis sus fracasos y penurias, violenta su propio talento y respeta más a los problemas que a las soluciones. La verdadera crisis, es la crisis de la incompetencia. El inconveniente de las personas y los países es la pereza para encontrar las salidas y soluciones. Sin crisis no hay desafíos, sin desafíos la vida es una rutina, una lenta agonía. Sin crisis no hay méritos. Es en la crisis donde aflora lo mejor de cada uno, porque sin crisis todo viento es caricia. Hablar de crisis es promoverla, y callar en la crisis es exaltar el conformismo. En vez de esto, trabajemos duro. Acabemos de una vez con la única crisis amenazadora, que es la tragedia de no querer luchar por superarla."

Albert Einstein

Cacao

Cacao, la base del buen chocolate

El cacao, componente fundamental del chocolate, es un cultivo originario de América. El primer europeo en descubrir los granos de cacao fue Cristóbal Colón, durante su cuarto viaje a nuestro continente, al llegar a lo que es hoy en día Nicaragua. Estos granos eran usados por los nativos como moneda, además de ser empleados para preparar una deliciosa bebida.


En Ecuador es llamado "nacional" o "cacao fino y de aroma, sabor arriba" y es el que tiene un sabor mas particular de todas las variedades.

Analisis organoleptico:
color mas bien marron oscuro con reflejos violetas.
Aromas de madera (cedro), tabaco, ciruelas pasas, de hojas secas, mismo de thé no fermentado, notas de frutos secos tostados.
Sabores: nueces, y un amargo maduro sin agresividad (no necesita tanta azucar como los otros cacaos), largo en boca excepcional.
Poseen un amargor suave, sabores àcidos y afrutados. Son poco astringentes, posen una sutileza y delicadeza aromatica. Pueden detectarse sabores a frutas àcidas (cìtricos, frutas del bosque, etc.) y a pasas de Corinto.



El famoso cacao de Ecuador 'Sabor Arriba':

La producción cacaotera se origina en la parte húmeda de la costa ecuatoriana, en las provincias del Los Ríos, El Oro y Guayas, en especial en la cuenca del río Guayas, zona a la cual se le denominó zona "Arriba", de donde provenía el mejor cacao. En la actualidad el cultivo ocupa una superficie de aproximadamente 263.000 has distribuidas en las provincias de la Costa, Sierra y parte del Oriente.Las provincias que tienen mayor extensión en los cultivos son la provincia de Los Ríos con un 35% del total sembrado, Guayas con el 25 %, Manabí el 14%, esmeraldas el 8% y El Oro el 5%. Entre las provincias de Pichincha, Cotopaxi, Bolívar, Chimborazo, Cañar, Azuay y el Oriente se reparten el 13%.



Autore: Franco De Panfilis