mercoledì 15 dicembre 2010

SITUAZIONE CLIMATICA DELLE AREE SUB-TROPICALI DI COLTIVAZIONE BANANE BIO - COLOMBIA, ECUADOR E PERU'

A causa delle forti piogge che stanno colpendo vaste aree del Centro e Sud America, zone di produzione di banane bio provenienti da diversi progetti seguiti da OrganicSur, unitamente ad altri fattori climatici e logistici fino ad ora mai verificatisi, siamo a richiederVi la massima collaborazione per fronteggiare le diverse situazioni che si verificheranno nelle prossime settimane non solo relative alla qualità della banana, ma anche alla difficile personalizzazione delle varie origini e tipologie di frutta che ciascuno di Voi è abituato a ricevere.

Potrebbero, inoltre, presentarsi problemi legati disponibilità di volume che, comunque, stiamo cercando di affrontare settimanalmente nel migliore dei modi.


Per meglio spiegare e documentare quanto sopra menzionato siamo ad elencarVi i vari problemi che stiamo fronteggiando:


- piogge torrenziali per più di 15 giorni consecutivi in Colombia, prevalentemente nella zona confinante col Venezuela, che hanno determinato l inondazione dell 80% delle piantagioni dalle quali normalmente ci riforniamo in quel paese. Per darVi un idea si sono verificate piogge battenti fino a 200mm/ giorno che hanno creato notevoli disagi non solo nelle zone di produzione, ma anche strade, uffici ecc. sono stati allagati.

Sebbene, si speri di poter fare qualche carico parziale, la situazione è prevista risolversi non prima di due mesi;

- le forti piogge in tutta l’area colombiana ed attigua hanno determinato la chiusura parziale del Canale di Panama, cosa mai verificatasi per cause climatiche, la sospensione temporanea è dovuta a forti piogge cadute nei laghi adiacenti (Gatún e Alhajuela) che riforniscono di acqua il canale inter-oceanico.

In questo modo le dighe Gatún e Madden sono state forzatamente aperte per evitare che i comuni adiacenti venissero completamente allagati.

Da quando il Canale di Panama è stato inaugurato nel 1914 questa è stata la prima chiusura per eventi climatici e la seconda in assoluto per le questioni politiche del 1989. Per il persistere od il ripetersi di questi eventi non è escluso che venga nuovamente chiuso anche per effettuare le operazioni di dragatura a causa resesi necessarie per la notevole sedimentazione dei materiali. Come conseguenza di questi eventi sono aumentati i transit times delle navi.

- l’eruzione del vulcano Tungurahua, a sud della città di Quito (Ecuador), sta originando un consistente fronte di nubi cariche di ceneri che riducono la luce creando un ombreggiatura superiore alla norma ed escursioni termiche con temperature massime al di sotto della media stagionale. Tutto ciò, ovviamente, si ripercuote sulla resa produttiva delle piantagioni di banane riducendone la produttività.

Nei prossimi giorni si attendono, inoltre, forti piogge che naturalmente andranno a peggiorare la situazione;

- nel Nord del Perù continuano gli effetti della corrente della Niña che producono basse temperature medie e giornate molto nuvolose che col prolungarsi del fenomeno stanno determinando rese per ettaro molto inferiori alle previsioni. In questa zona, per fortuna, non sono previste, per il momento, sostenute precipitazioni.


Associati a questi eventi climatici sfavorevoli, negli ultimi giorni ci sono stati comunicati inattesi e forti aumenti dei noli marittimi, dovuti non solo al rincaro del petrolio (in questi giorni noi stessi ce ne rendiamo conto alla pompa di benzina), ma anche ad un'inaspettata inefficienza nei trasporti venutasi a creare per il concomitante inferiore volume di banane caricato da queste navi che settimanalmente fanno scalo nei diversi porti bananari del Centro e Sud America prima di fare rotta verso il canale di Panama e l oceano Atlantico fino ai porti di destinazione finale in Europa.


Nonostante la criticità della situazione, la diversità di approviggionamento e la priorità e fidelizzazione da parte dei produttori nei confronti di OrganicSur ci permette di poter fronteggiare questo periodo; contiamo comunque sempre su tutto il Vostro appoggio per dare sostenibilità al nostro lavoro di squadra quotidiano





Da Estrategia & Negocios Articolo del 9 dicembre 2010

Canale di Panama: chiusura settimana 49/2010




giovedì 30 settembre 2010

Capire il nostro impatto sull'ambiente - Cambiamenti climatici & CO2 nelle banane bio Davila Colombia

Nel 2007 il Grupo Daabon ha adottato una strategia per ridurre le emissioni di CO2 basata sul calcolo della produzione di gas serra e sulla riduzione delle emissioni evitabili controbilanciando quelle inevitabili. Sensibile ai cambiamenti climatici sempre più evidenti, il Grupo Daabon continua ad impegnarsi nella ricerca di risposte a questo problema attraverso dialoghi continui coi diversi interlocutori (stakeholder) e puntando ad una emissione di CO2 pari zero per l'anno 2012.

Misurazione del "carbon footprint" delle banane (misurazione dell'impatto che la produzione di banane ha sull'ambiente in termini di ammontare di gas serra prodotti, misurati in unità di biossido di carbonio- CO2)

Nel 2008, in collaborazione con un cliente delle vendite al dettaglio ed il Mizuho Research Institute in Giappone, il Grupo DAABON è diventato la prima impresa a calcolare e determinare il rilascio totale di CO2 legato alle produzione delle sue banane certificate JAS – dal campo al consumatore. Con questo studio, che ha considerato tutti i trasporti interni del prodotto, la maturazione, l'imballo, la distribuzione ai negozi e la refrigerazione, si è arrivato a stabilire che ad ogni grammo di banana è associata l'emissione di 0,63 g di CO2.

Nel 2009, è partito un progetto pilota per verificare le emissioni di CO2 legate al ciclo di vita delle banane biologiche spedite al Regno Unito dalla Colombia. Questo progetto, condotto seguendo lo standard PAS UK2050 con SGS UK come ente verificatore, non tiene in considerazione il trasporto interno, l'imballaggio, la distribuzione ai negozi e la refrigerazione effettuati nel Regno Unito ed ha concluso che ogni grammo di banana produce 0,31 g di CO2.

Entrambi gli studi considerano la coltivazione, l'imballaggio, i rifiuti, il trasporto e l'eliminazione dello scarto di produzione, ma non l'emissione legata ad altre attività (principalmente il trasporto) o al cambio di utilizzo della terra. Quest'ultimo è da escludere poichè la terra del Grupo DAABON è stata utilizzata per decenni esclusivamente per l'impiego agricolo e per il pascolo degli animali e quindi non genererebbe emissioni ad esso associate.

I progetti per la misurazione dell'emissione di CO2 non solo permettono al consumatore finale di fare scelte consapevoli per i propri acquisti, ma aiutano il Grupo Daabon a tenere sotto controllo le emissioni di CO2 legate al prodotto e ad individuare le aree con il più alto potenziale di riduzione della CO2 per essere così in grado di controbilanciare le emissioni inevitabili.

lunedì 22 marzo 2010

Parco del Yasuni, simbolo della megadiversità globale


Sono documentate almeno 2.224 specie di alberi, 271 di anfibi, 567 di uccelli e 169 di mammiferi, la biodiversità del Parco Nazionale Yasuni è considerata la più grande del mondo, secondo varie relazioni, fra le quali una realizzata da una squadra internazionale di scienziati e pubblicata lo scorso gennaio nella rivista specializzata PloS ONE. Sempre sulla rivista PloS ONE è stato pubblicato anche un altro studio che conferma che in un ettaro del Yasumi sono presenti 655 specie vegetali, più di tutte quelle comprese in tutti gli Stati Uniti e Canada.

Molte scene paesaggistiche in questo luogo emozionano e come si cita nella Costituzione la natura ha diritto di essere protetta ed è proibito sfruttare le risorse delle zone dichiarate come riserva.

Fra le tantissime specie di animali si trova anche la tartaruga “charapa” che è una delle 271 specie di anfibi e rettili registrati nella zona protetta secondo uno studio di una squadra internazionale di scienziati. Un esame diagnostico segnala che il Parco Nazionale Yasuni detiene il record mondiale della biodiversità per la sua varietà di piante e animali.

L’Unesco nel 1989 dichiarò questo parco come Parco Riserva Mondiale della Biosfera. Nel 1995 a Siviglia, una conferenza di esperti ha determinato che in questa riserva le uniche azioni che si possono sviluppare, per garantire equilibrio e non contaminazione, sono: “ […] attività cooperative compatibili con le pratiche ecologiche, educazione ambientale,ricreazione, turismo ecologico e ricerche di base applicate.”

La riserva di petrolio del campo ITT (sigla dei settori “Ishpingo Tambococha Tiputini” ubicati nel Yasuni dove quasi da un decennio si fanno pozzi per l’estrazione di petrolio) costituiscono un rischio per la biodiversità e se si decide di sfruttare questo petrolio i danni per la riserva saranno in quantificabili.

La OPEP conoscerà l’iniziativa Yasuni-ITT che considera di lasciare 860 mila milioni di barili di petrolio sotto terra, in cambio di una compensazione economica mondiale

A dimostrazione di quello che significa lo sfruttamento petrolifero, nel campo Ishpingo si trovano 2 pozzi in disuso di estrazione, e per oltre 2 ettari tutto è diventato radura.


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lunedì 8 febbraio 2010

Perù, Sullana sotto una pioggia intensa da più di 35 ore.

A Sullana, paese del Nord del Perù dal quale OrganicSur importa le banane biologiche Fair Trade, ci sono state più di 35 ore continue di pioggia che hanno portato all’inondazione del paese lasciando le strade sommerse.

L’Associazione BOS, Asociacion de Bananeros Organico Solidarios, sta affrontando la situazione climatica attuale garantendo il massimo sforzo soprattutto nelle operazioni di raccolta per tentare di fornirci il quantitativo programmato di banane.

E’ da rilevare che questa situazione di forti precipitazioni è ormai comune a quasi tutto il Sud America, dalla Colombia all’Uruguay si registrano precipitazioni torrenziali che si prevede continueranno per tutto il mese di febbraio.

lunedì 1 febbraio 2010

Argentina al forno: record locale di alte temperature

Una nuova giornata di calore intenso è tornato ieri a far soffrire una buona parte del territorio argentino, dove le temperature sono arrivate a 50° C!
Per l’ondata di calore, continua “l’allarme arancione” emesso dal Servizio Meteorologico Nazionale di fronte all’aumento delle temperature specialmente nella zona metropolitana del paese.
Gli abitanti di Buenos Aires hanno sofferto ieri di un altro giorno infernale, alle 10 della mattina c’erano 32.6 °C e poco dopo le 13 già le temperature erano a 36.3 °C.
Il Sistema Argentino di Interconnessione ieri ha registrato un consumo di 19343 MW nel paese, superando il record storico di consumi. E non solo, a Bahia Blanca manca acqua, in presenza di alte temperature, che si prolungheranno nei prossimi giorni, l’impresa che somministra l’acqua nell’area metropolitana, ha sollecitato gli utenti che estremizzino al minimo i consumi.
Un morto: dall’altro lato, a Mendoza l’ondata di calore ha lasciato conseguenze fatali, un uomo di 50 anni che stava installando un condizionatore in casa sua per poter sopportare le alte temperature, è morto ricevendo una forte scarica elettrica.

In questo contesto le nostre produzioni di mele e pere di Agricoltura Biologica stanno soffrendo moltissimo, al punto che la raccolta a Mendoza è pressoché terminata, mentre a Rio Negro grazie ad impianti semoventi d’irrigazione si sta cercando di abbassare la temperatura negli orari critici al fine di contrastare questo fenomeno.

giovedì 21 gennaio 2010

LE BANANE FAIRTRADE IN SERIE A GRAZIE A BIOSì E ORGANICSUR

Pubblicato da: Carla De Caris – Ufficio Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

In occasione dell’incontro odierno tra la Zinella Bologna e la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora alle ore 18.00 presso il PalaSavena di San Lazzaro di Savena (Bo), la Organicsur, azienda licenziataria del marchio Fairtrade, attraverso i marchi Biosì e Organicbox, promuoverà le banane equosolidali certificate Fairtrade nel 65° Campionato Italiano di Pallavolo Maschile Serie A2 Tim.

La Organicsur è un’azienda che produce, importa e commercializza esclusivamente prodotti biologici certificati i quali provengono prevalentemente da aree tropicali dell’emisfero australe e sono in "contro stagione". Lo scopo di tale azienda è quello di fornire una vasta gamma di prodotti biologici e di servizi di alta qualità. Tutto ciò è raggiunto grazie ad una profonda dedizione per l’agricoltura biologica e al rispetto dei suoi principi; a una esperienza di lunga durata nel settore e alle strategie utilizzate nello stesso; nonché alle alleanze con i produttori attentamente selezionati e con i qualificati clienti. La Organicsur, nella persona del signor Franco De Panfilis, si è fatta promotrice delle banane equosolidali e biologiche che verranno distribuite a tutti i presenti al PalaSavena nella nuova e originale confezione, tutte accuratamente certificate Fairtrade che è il marchio di garanzia del Commercio Equo e Solidale gestito in Italia da Fairtrade Italia. Fairtrade Italia è un consorzio senza scopo di lucro costituito da organismi che operano nella cooperazione internazionale, nella solidarietà e nel commercio equo e solidale, nato nel 1994 per diffondere nella grande distribuzione i prodotti del mercato equo. In oltre Fairtrade Italia fa parte di FLO (Fair Trade Labelling Organisations), il coordinamento internazionale dei marchi di garanzia, insieme ad altri 20 marchi che operano in Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone. In pratica, il marchio Fairtrade garantisce che i prodotti con il suo simbolo, che trovi nel tuo supermercato di fiducia o in alcune Botteghe del Mondo, siano stati lavorati senza causare sfruttamento e povertà nel Sud del mondo e siano stati acquistati secondo i criteri del Commercio Equo e Solidale. Così il cioccolato, il cacao, il tè, il caffè, le banane, il succo d'arancia, il miele ma anche i palloni da calcio, il cotone, le rose e tanti altri nuovi prodotti che saranno più buoni sia per i consumatori che per i produttori. La Organicsur potrà promuovere le banane equosolidali e biologiche grazie soprattutto ai marchi Biosì e Organcbox. Biosì, altra azienda leader nel settore, guidata con passione e dedizione dalla famiglia Giannetti, svolge attività di vendita e distribuzione di prodotti ortofrutticoli da agricoltura biologica. L'azienda promuove una forma di commercializzazione che punta sul concetto di Filiera Corta, infatti Biosì rappresenta l'unico anello di congiunzione tra il produttore e il consumatore. Questa assenza di intermediari permette di offrire un valido aiuto organizzativo al produttore, che così garantisce freschezza, qualità e fornitura. In questo modo Biosì garantisce al consumatore una tracciabilità del prodotto e una produzione di altissima qualità a costi contenuti.

Dunque, appuntamento al PalaSavena per l’incontro tra la Zinella Bologna e la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora tutto all’insegna del biologico e dell’equosolidale grazie a Organicsur e Biosì.


venerdì 15 gennaio 2010

Le nostre banane equosolidali in serie A


Le banane Fairtrade in Serie A
Organicsur, azienda licenziataria del marchio Fairtrade, attraverso i marchi Biosì ed Organicbox, promuoverà le banane equosolidali certificate Fairtrade nel
campionato di Pallavolo di Serie A2. Il lancio dell' iniziativa avrà luogo domenica 17 gennaio presso il PalaSavena di San Lazzaro di Savena (BO) in occasione della partita tra Zinella Bologna e Globo Sora. Nell'occasione tutti i presenti riceveranno in omaggio banane equosolidali e biologiche in una originale e nuova confezione. Per informazioni: www.organicbox.it